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Crisi di giunta:
la posizione di Insieme per Monza
di Giorgio Casera


Amarezza, rammarico, ma anche orgoglio sono state le parole che sintetizzano lo stato d'animo di Insieme per Monza dopo la rottura con la giunta Faglia formalizzata nei giorni scorsi.
Amarezza per avere constatato nel tempo l'incrinarsi del rapporto di fiducia creatosi durante le ultime fasi della compagna per l'elezione del sindaco che aveva fatto parlare di “modello monzese”, per descrivere un'alleanza di forze politiche diverse ma accumunate dall'idea di operare al miglior servizio della città.
Rammarico per non poter continuare un'attività nell'amministrazione del Comune, che ha già portato buoni risultati nei due anni trascorsi.
Orgoglio, infine, per non aver ceduto a compromessi nella difesa delle proprie idee, espresse in un preciso programma premiato da un significativo, e determinante per l'elezione di Faglia, numero di elettori monzesi.

E' quanto è emerso durante la conferenza stampa tenutasi sabato 4 settembre nella sede dell'associazione in via Carlo Porta.
Davanti ad un'affollata assemblea (giornalisti, esponenti di partiti e movimenti monzesi, cittadini) gli assessori dimissionari Mosca e Longoni e la segretaria politica di Insieme per Monza Clara Puppo hanno spiegato le ragioni della drastica decisione. Presenti al banco degli oratori anche i consiglieri Grillo e Melzi.

Dopo un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del massacro in Ossezia, Mosca ha fatto il punto della situazione. E' partito ricordando l'impegno di Faglia in campagna elettorale di bloccare ad ogni costo il centro commerciale al Rondò dei Pini, lo stato di disagio provato in altre circostanze durante i due anni passati in giunta - mai emerso per solidarietà di maggioranza - per giungere a tempi più recenti, quando si è ripresentato il problema del centro Commerciale (a seguito della sentenza del Consiglio di Stato). Il casus belli è rappresentato dal rilascio del “permesso di costruire” e Mosca ha denunciato una condotta della giunta rinunciataria e difensiva (quanto meno del sindaco e di altri assessori, tra cui quello al Commercio, Palma, peraltro espresso da Insieme per Monza ed ora duramente contestato). Dunque “errori”, se così vogliamo chiamarli, di strategia, in sede giudiziaria, e di merito, con un atteggiamento trattativista a tutti i costi.
E dunque per coerenza Insieme per Monza si è chiamata fuori. Un elemento che ha rafforzato la decisione è stata la preoccupazione che il caso del Centro Commerciale costituisca un precedente per le prossime questioni urbanistiche che verranno al pettine (vedi Cascinazza, ad esempio, ma anche il Parco). Se verranno adottate le stesse modalità Mosca prevede disastrose colate di cemento.
Dunque, con Faglia come con le giunte precedenti, vince il partito del mattone e perdono le prospettive di città sostenibile.
Per concludere Mosca ha posto il problema della rappresentatività della giunta nei confronti dei cittadini che hanno votato per Faglia sindaco.

Clara Puppo ha letto un comunicato nel quale ha ricordato la tentata censura del sindaco su un articolo critico di Insieme per Monza sul periodico comunale “tua Monza”, ha criticato la gestione verticistica di Faglia e il fascino che le poltrone esercitano su tanti (la gestione del potere fine a se stessa) ed ha rivendicato con orgoglio la scelta di coerenza e di libertà di espressione.
Insomma nei confronti di alcuni esponenti della giunta in carica, sindaco in testa, la chiusura è davvero totale. La Puppo annuncia opposizione costruttiva, ma con grinta, in Consiglio e nelle piazze di Monza.

Prima di dare corso alle domande dei giornalisti hanno preso la parola due abitanti nei pressi dell'ormai costruendo centro commerciale. I quali hanno espresso tutta la loro delusione sull'operato della giunta e la preoccupazione per il prevedibile peggioramento della qualità della vita (tra l'altro si pensa che il centro porterà in zona dalle 20 alle 25000 macchine al giorno!).
Infine dai giornalisti domande di chiarimento sulle prospettive politiche del movimento, sui futuri rapporti con i due poli, sulle relazioni con gli ex alleati. Mosca ha risposto per tutti ribadendo che Insieme per Monza continua nella sua politica di sensibilizzazione di migliore vivibilità cittadina, e prenderà accordi con chi saprà accettare queste impostazioni, senza pregiudiziali ideologiche.
E' stato inoltre molto attento nel rispetto degli amministratori che ha criticato, pur in presenza di forte disaccordo, ed ha avuto parole di stima per i Democratici di Sinistra di Monza per l'opera di mediazione costantemente esercitata nelle varie fasi del confronto.

Giorgio Casera


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  5 settembre 2004